El Javea Municipio ieri ha approvato in sessione plenaria e all'unanimità le versioni definitive del Piano locale per la prevenzione degli incendi boschivi e il piano locale per l'incendio agricolo. Questo processo conclude un esaustivo lavoro iniziato a febbraio 2017, pionieristico nella Comunità di Valencia, e che propone una serie di azioni per ridurre il rischio di incendi boschivi o minimizzarne le conseguenze.
Il documento include tutte le peculiarità di Xàbia, che ha 68 chilometri quadrati di area municipale, di cui 22 aree forestali (36% del totale) e un numero sparso di case, molte delle quali nell'area di interfaccia, in che vivono il 7% della popolazione.
Il piano classifica le 35 urbanizzazioni in base al rischio di incendio e fa un'analisi dei punti che possono essere vulnerabili (aree ricreative, belvedere, aree verdi, campeggi e punti come l'area di conferimento dei rifiuti verdi o l'eco-parco) e le diverse aree di particolare interesse ambientale: dal Parco Naturale Montgó, il parco forestale di Granadella, Montgó e Penyasegats de la Marina LICS, zone speciali di protezione degli uccelli (ZEPA) Cap de Sant Antoni o i Penyasegats, le sei micro-riserve di flora o le grotte marine.
Il documento presenta una serie di proposte di intervento - valutate economicamente - in silvicoltura, silvicoltura, recupero delle colture o creazione di incendi o piste forestali, preparazione di piani settoriali o formazione dei residenti. Alcuni di essi sono già in corso dall'inizio della stesura del piano, come l'acquisizione di sistemi portatili di autodifesa, la formazione dei residenti in complessi residenziali, i firewall o i piani propri per insenature come Granadella o Portitxol, ora in fase di redazione.
Comprende anche i mezzi e le infrastrutture che Xàbia deve agire in caso di incendio, come la rete di idranti disponibili per tutto il periodo, i serbatoi d'acqua, le piste forestali o percorsi strategici, i firewall, i punti di sorveglianza o i mezzi propri disponibile per l'estinzione come il gruppo di protezione civile, che è addestrato e legalmente accreditato per intervenire in incendi boschivi e struttura la sua organizzazione in caso di emergenza attraverso Cecopal.
Il piano locale di prevenzione incendi ha un periodo di attuazione stimato di 15 anni, con revisioni periodiche, ed è adattato a tutte le normative settoriali. Il consigliere per la sicurezza dei cittadini e le emergenze, Pepa Gisbert, ha valutato il grande lavoro tecnico della polizia locale e del team di redazione alla base di questo documento, nonché l'importante sforzo compiuto per coinvolgere i vicini nelle aree
si interfacciano in modo che siano a conoscenza dei protocolli da seguire in caso di incendio.