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Conoscevi la curiosa storia di suor Catalina Bas? Conosci Xàbia «Strada per strada»

11 ottobre 2020 - 01: 50

Suor Catalina Bas nacque a Xàbia nel XIV secolo ed era un eremita che sviluppò la sua devozione religiosa nel mezzo di Les Planes. La sua casa era una grotta nel Capo San Antonio, molto difficile da raggiungere ed è ancora conosciuta come la grotta di Sorella Basota. Figura di Suor Caterina (in valencià) merita una via nel centro del suo comune: questa è la sua storia.

Le origini

I monaci geronimiti si stabilirono in parti isolate del mondo, in cerca di solitudine e tranquillità per incontrare Dio e fare penitenza. Intorno al 1340, ci fu un movimento in cui numerosi gruppi divennero eremiti e si dispersero attraverso i regni di Castiglia e Aragona alla ricerca di grotte, montagne e altri luoghi remoti. Qui a Xàbia, dodici fedeli si sono ritirati alle chiamate calette santes (grotte sacre), sotto il Capo San Antonio.

Allo stesso modo, suor Catalina Bas ha deciso di isolarsi e fare penitenza in una grotta più alta di quella degli eremiti.

Nel 1373 secondo alcune fonti, nel 1376 secondo altre, il vescovo di Valencia, Jaime de Aragón, concesse a suor Catalina il privilegio di costruire un eremo in onore di Sant'Antonio vicino alla sua grotta. Così parla lo storico Roc Chabàs di suor Catalina Bas:

"Nata a Jábea [sic] da un'antica famiglia, dopo il primo quarto del XIV secolo, divenne nota per la sua vita santa e perfezione evangelica, per la ruvida penitenza con cui macerava il suo corpo e cercava di rendersi degna del suo Creatore. perfezione e volendo separarsi dal mondo, ha cercato un posto a Capo San Antonio, vicino al suo eremo, in una grotta a cui è necessario scendere con grande cautela a causa del pericolo di cadere in mare, che ruggisce ai suoi piedi. Quel giorno si chiama grotta di Sor Basota, cioè la stanza di suor Catarina Bas, ed è molto vicina a mezza lega dal già citato eremo di NS de los Ángeles.

Il declino

I Jerónimos avevano già fondato un monastero a Les Planes, che fu permanentemente attaccato dai berberi, che li stavano prendendo in ostaggio. Nel 1386 alcuni Jeronimos che erano fuggiti dalla distruzione del loro convento per mano dei pirati rimasero nell'eremo. L'ordine costruì un altro monastero nelle terre interne, per evitare di subire questi attacchi, e si "trasferirono" al Monestir di Sant Jeroni de Cotalba, ad Alfahuir, a otto chilometri da Gandía. Si presume che la mistica suor Caterina abbia proseguito i lavori e la tutela dell'eremo di Sant'Antonio fino alla sua morte, intorno all'anno 1400.

Qui alla Chiesa di Loreto, accanto all'ingresso della sagrestia, vi è un sarcofago a sepoltura che contiene, secondo le informazioni, le spoglie di Caterina.

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