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La Guardia Civil indaga sul grado di partecipazione del quarto minore coinvolto nel caso dello stupro

29 marzo 2019 - 14: 17

La Guardia Civil ha rilasciato una dichiarazione che spiega i dati sull'indagine di la possibile aggressione sessuale si è verificato a Pego lo scorso luglio di 2018 in cui potrebbero aver coinvolto quattro minori.

Dice il rapporto della Guardia Civil, l'incidente si è verificato un pomeriggio di luglio dello scorso anno 2018, in una zona di terreno rifiuti, accanto al cimitero a Pego. La vittima e un amico andarono a fare una passeggiata con quattro ragazzi, di origine maghrebina, che conoscevano perché erano tutti compagni di classe del liceo. A un certo punto, amico della vittima ha dovuto lasciare e lei era sola con i presunti aggressori, che lo hanno costretto a trasferirsi in un vicino terreno abbandonato, luogo in cui si i fatti.

Dichiarazioni al centro educativo

2018 ottobre la vittima ha detto responsabile per la scuola che ha avuto un problema con il compagno di squadra del liceo, che lo minacciava con una trasmissione video, senza contare il suo contenuto. La più giovane ha anche raccontato che, un giorno la scorsa estate, era rimasta con un amico e che c'era anche un gruppo di ragazzi, che lei identificava pienamente come studenti dello stesso istituto. Che a un certo punto il suo amico è andato e la lasciò sola con i ragazzi, riferendosi successo "qualcosa", senza specificare che cosa, e che aveva registrato, ribadendo la sua preoccupazione per la possibile diffusione di quel video.

Alla fine di febbraio 2019, il consigliere della scuola ha incontrato di nuovo con il minore e, questa volta, sì, tutto sommato quello che è successo. I fatti sono stati resi noti alla Guardia Civil, che ha preso la carica immediata delle indagini da parte dell'apparecchiatura della polizia giudiziaria della Guardia Civil Jávea, sostenuta da specializzata nella recitazione a eventi tali agenti, in cui le vittime sono donne o minori.

Reclamo formale a marzo

La denuncia è stata poi formalizzata dalla vittima marzo 1, ha portato all'arresto marzo 5, tre dei quattro minori, presumibilmente colpevoli, per il quarto risiede in Francia
Alla fine dell'anno scorso 2018.

I tre minori detenuti hanno testimoniato nella questura, assistiti da un avvocato e accompagnati dai loro rappresentanti legali.

Ora, il Dipartimento di Nuove Tecnologie della Guardia Civil sta analizzando il contenuto dei telefoni cellulari gestiti da minori, al fine di verificare l'esistenza di possibili registrazioni video su questi eventi.

In ieri, 28 marzo 2019, i tre figli residenti in Spagna è comparso davanti al giudice minorile di Alicante, decretando suo internamento in regime chiuso, in diversi centri per i minori e il divieto di avvicinarsi alla vittima e di contattarla con qualsiasi mezzo. L'inchiesta continua aperta, per determinare il grado di partecipazione della stanza minore coinvolta negli eventi.

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