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Il TSJCV autorizza l'estensione del "coprifuoco" e la limitazione a un massimo di 10 persone negli incontri sociali

22 Luglio 2021 - 16: 11

La Quarta Sezione della Camera Contenzioso-Amministrativa della Corte Superiore di Giustizia (TSJ) ha autorizzato la limitazione a un massimo di 10 persone di riunioni sociali e familiari in tutta la Comunità Valenciana e la restrizione della mobilità notturna tra 1 e 6 ore in le 77 città con più di 5.000 abitanti che presentano un rischio epidemiologico maggiore da Covid-19, tra cui sei comuni della regione: Denia, Gata de Gorgos, Pego, Calp, Ondara e Teulada-Moraira.

Queste misure sono contenute in una risoluzione del Dipartimento della Salute Universale del 21 luglio e saranno in vigore nel periodo compreso tra il 26 luglio e il 16 agosto.

La Camera ritiene che si tratti di misure "equilibrate", poiché da esse derivano "più benefici per l'interesse generale - contenimento della pandemia - che danni ad altri beni o valori in conflitto", nel rispetto del "giudizio costituzionale di proporzionalità”.

L'ordinanza -che ha il voto dissenziente di uno dei magistrati, riferendosi esclusivamente alle limitazioni alle riunioni delle persone, e impugnabile in cassazione- allude all'allargamento della variante Delta del coronavirus, alla crescita esponenziale dei contagi , l'aumento dei ricoveri e la "situazione prossima al collasso che già sta avvenendo nei centri di assistenza primaria".

Con queste circostanze, descritte nella relazione sull'evoluzione epidemiologica allegata alla richiesta dell'Amministrazione, la Corte conclude che le misure proposte per contenere la diffusione del virus sono necessarie, adeguate e proporzionate, quindi conformi al "giudizio costituzionale di proporzionalità".

Il TSJCV ha esaminato la sentenza della Corte Costituzionale del 14 luglio che ha dichiarato incostituzionale il confinamento generale decretato dal governo centrale con il primo stato di allarme in quanto comporta una sospensione del diritto alla libera circolazione.

A differenza di tale situazione, la Camera comprende che il 'coprifuoco' non sospende tale diritto ma anzi lo limita, poiché "impegna solo cinque ore al giorno nella fascia oraria notturna (dalle 1,00:6,00 alle 19:XNUMX)" e "durante le restanti XNUMX ore della giornata, chiunque ha intatta la propria libertà di movimento ovunque”.

Inoltre, "l'intero ambito territoriale della Comunità autonoma non è nemmeno interessato in quel periodo di 5 ore notturne, poiché il provvedimento colpisce solo i comuni più colpiti dal virus, e non l'intera Comunità", si afferma.

Secondo l'ordinanza, le misure proposte dalla Conselleria de Sanidad Universal soddisfano i requisiti stabiliti per la loro adozione dalla recente giurisprudenza della Suprema Corte, in quanto la loro “giustificazione sostanziale (…) è nel livello di intensità ed estensione del vincolo di diritti fondamentali Di cosa si tratta”.

Si tratta di misure necessarie e idonee - sottolinea - per interrompere la diffusione del Sars-Cov-2, poiché "riguardano il quadro delle relazioni sociali e della vita notturna sregolata", che sono le principali cause di contagio.

La Corte incide sul giudizio di necessità e sostiene che non esistono altre “misure più moderate per raggiungere lo scopo con pari efficacia”.

La Camera, infatti, fa nuovamente riferimento alla sentenza della Corte costituzionale dello scorso 14 luglio, secondo la quale essa deve essere perseguita qualora il provvedimento sia necessario «perché non ce n'è altro di meno incisivo nel diritto fondamentale e di pari efficacia».

"L'esperienza pratica che ora abbiamo e che viene mostrata nelle motivazioni di riferimento è che misure più lassiste di quelle qui in esame non hanno funzionato correttamente", affermano i magistrati, che citano una relazione dell'Unità a sostegno di tale conclusione. Polizia nazionale annessa alla Comunità Valenciana fornita insieme alla richiesta della Generalitat.

1 Comentario
  1. Ignacio ha detto:

    Perché limitare gli incontri sociali a 10 o meno e le bottiglie sono consentite? In altre parole, una famiglia numerosa non potrà incontrarsi ma se escono dalla bottiglia, sì? Non si possono celebrare le feste tradizionali ma se allestiamo una bottiglia, sì? Non puoi festeggiare il compleanno di un parente a casa, ma se hai una festa in discoteca privata con musica a tutto volume e raduni 50 ubriachi che urlano a squarciagola, sì? Per chi sono realmente fatte le restrizioni?


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