Jávea.com | Xàbia.com
Cerca

'Curiosità nel mio peregrinare per archivi e biblioteche (VI)', di Juan Bta. Codina Bas

Può 11 da 2022 - 10: 55

La Diputación de Alicante merita un tributo nel suo 200° anniversario e avrà un primo atto di festa domenica prossima, 15 maggio, giorno in cui 200 anni fa fu pubblicata la creazione dell'istituto. In questo mio omaggio, voglio mettere in evidenza ed evidenziare alcuni dettagli della mia ricerca nel vostro archivio.

Nel mio precedente riferimento ho alluso all'eredità dell'opera di Manuel Rico García e Adalmiro Montero y Pérez. Voglio sottolineare l'importanza di questa eredità in cui compaiono molte biografie con una bibliografia dello scrittore di cui scrive. Nei due volumi che furono pubblicati nel 1888-1889 compare solo Damián Giner nel primo e Jaime Pajarón Ripoll nel secondo, ma in questo lascito, custodito nell'archivio della Diputació d'Alacant, ci sono bio-bibliografie dei Javienses José Albi Romaní, Christobal Bas, Pedro Bolufer Malonda, José Catalá Cruañes, Ernesto Gavilá, Agustín Ramos Morant, Vicente Ramos Morant, Enrique Parareda, Francisco Segura e Rafael Soler Bisquert.

Di questi, autori e molti altri, emulando Becquer si può dire: "dimenticata, silenziosa e ricoperta di polvere, l'eredità di Rico è stata vista, in attesa della mano amica per trascriverla".

A questo proposito vi dirò che io e mia moglie abbiamo fatto un viaggio nella città di Santiago de Compostela e abbiamo voluto visitare l'Università della città approfittando del fatto che c'erano delle visite guidate. Dovevi iscriverti per fare un gruppo e la visita è iniziata alle 12:XNUMX.

Dato che eravamo arrivati ​​qualche tempo prima, ho visitato la Biblioteca e sapevo che c'era una copia di un'opera di Cristóbal Bas, quindi ho chiesto quella copia e in quel lasso di tempo (circa 20 minuti) sono stato in grado di fare una cattura digitale dell'intero libretto di Risveglio spirituale, e Preghiera evangelica del Redentore redento, o Santo Christo del Rescate del Convento Reale di Nostra Signora della Misericordia, Redenzione dei prigionieri, della Villa de Madrid. Pubblicato a Valencia, da Jerónim Vilagrasa, 1670, nel 4°. Alla fine ho aderito alla visita guidata e abbiamo potuto visitare l'Università, nel caso in cui la visita fosse solo per noi, poiché nessun altro l'aveva richiesta.

Non tutti i documenti che stai cercando sono in un file e a volte devi passare da un file all'altro per completare i dati che sono stati trovati. La revisione del verbale della Diputación mi ha fornito due informazioni interessanti: nella sessione plenaria del 12 ottobre 1909, il deputato provinciale Celestino Pons ha formulato la proposta di concedere un aiuto di millecinquecento pesetas a José Colomés Pons, nativo di Jávea, per studiare musica a Madrid.

Questa informazione è interessante perché l'ho associata alla notizia sulla stampa in cui è apparso suo padre: Damián Colomés Peydró, come direttore di una scuola a Jávea e che ha sposato una sorella del deputato. José Colomés Pons si è distinto come baritono sebbene sia morto relativamente giovane. Questa informazione mi ha dato la spiegazione del perché nel cimitero di Jávea c'è una lapide di Antonio Pons Fourrat e sua moglie Francisca Albi Gual con un'iscrizione aggiunta di José Colomés Pons morto il 20 luglio 1923.

Ma c'è un'altra notizia che mi ha fatto scavare in altri file per trovare la soluzione. Nella seduta del 26 febbraio 1912 si decise che prima dei Giochi floreali di Lo Rat Penat si potesse assegnare un premio, consistente in un oggetto d'arte, per la migliore opera sull'argomento: “Játiva and Jávea. Studio dimostrativo di quale di queste popolazioni fosse l'antico Setabi e quale Setabicula” (nel testo, Setaviculense, ¿). Il premio fu assegnato il 17 agosto 1912 a Luis Fullana Mira. Per conoscere questo lavoro mi sono recato al Rat Penat dove, dopo alcune vicissitudini, mi hanno fatto consultare un riquadro contenente i premi assegnati nel 1912 e nel 1913, ma non ho avuto successo poiché il lavoro svolto da Luis Fullana non c'era.

Tramite un amico, Josep Daniel Climent, ho scoperto che nel biblioteca comunale A Valencia c'erano dei fondi donati da Luis Fullana e lì, attraverso le indicazioni del mio amico e l'aiuto del bibliotecario, ho potuto localizzare l'opera di Luis Fullana insieme ad un'altra di Emeterio Muga che aveva anche partecipato con un'opera sullo stesso argomento. Ebbene, quell'opera di Luis Fullana, l'ho trascritta, è stata e pubblicata negli Atti della III Conferenza Onomástica, Xàtiva, 2008 con una mia introduzione sull'autore e il contenuto dell'opera, (pagine 61-78). segnaliamo che Luis Fullana Ha scritto la sua opera in spagnolo e nell'almanacco Las Provincias del 1916, alle pagine 91-93 compare la sua opera intitolata La Setabitania.

Devo dire che queste indagini implicano il passare attraverso fonti e archivi dove si possono trovare dettagli della nostra storia locale.

Lascia un commento

    28.803
    0
    9.411
    1.030