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I primi scavi archeologici iniziano nel sito di l'Illa del Portitxol a Xàbia

03 ottobre 2022 - 14: 22

Questo stesso mese di ottobre inizierà la prima campagna di scavi archeologici sull'isola di Portitxol. I lavori, che saranno intrapresi dal Museo Xàbia e dall'Istituto universitario per la ricerca in archeologia e patrimonio storico dell'Università di Alicante, fanno parte del Piano generale di ricerca. Questo è stato approvato dal Ministero della Cultura e durerà quattro anni.

Il progetto è possibile grazie al sostegno economico del Javea Municipio, oltre alla collaborazione della Fondazione CIRNE e della famiglia Pons, proprietaria dell'isola.

L'isola di Portitxol è un ricco sito archeologico, con occupazioni documentate dalla fine della preistoria al XIX e XX secolo. Tuttavia, fu nel periodo tardoantico, tra il IV e il V secolo, che l'isola fu abitata più intensamente. Ciò ha coinciso con momenti di grande attività commerciale testimoniata dalle numerose ancore rinvenute sui fondali di Portitxol, nonché dall'eccezionale ritrovamento del tesoro di monete d'oro effettuato la scorsa estate.

Tutta questa ricchezza ha fatto sì che, già nel 1980, iniziasse il processo di tutela dell'isola, dichiarata BIC (Bene di Interesse Culturale) nel 2018, nonostante per problemi amministrativi il dossier fosse stato riaperto nel 2022.

In cosa consisteranno le opere archeologiche?

I lavori di questa prima campagna si svolgeranno tra i mesi di ottobre e novembre e consisteranno nella degustazione archeologica intensiva dell'intera superficie dell'isola e nella realizzazione di quattro rilievi archeologici ubicati nei luoghi dove sembrano esserci antichi strutture, ubicate nella zona più alta e pianeggiante dell'isola.

Contestualmente verranno effettuate alcune immersioni subacquee per chiarire e recuperare alcuni materiali archeologici rinvenuti nelle precedenti campagne subacquee effettuate a Portitxol.

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