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Un documentario d'À Punt affronta la costruzione "incontrollata" a Xàbia e nella regione

Gennaio 14 da 2021 - 07: 57

Il canale televisivo pubblico valenciano À Punt ha pubblicato, all'inizio di questa settimana, un documentario in cui parlava del 'incontrollato' costruzione nella regione di La Marina Alta che ha avuto un impatto sulle popolazioni di Xàbia e Dénia.

Il documentario, della durata di circa 15 minuti, fa un'analisi del processo di urbanizzazione incontrollata basata sulla stagionalità che si verifica da decenni nella regione di Marina Alta.

Xàbia e Dénia sono due comuni limitrofi situati ai piedi del Parco Naturale di Montgó e la Riserva Marina di Capo San AntonioSpazi naturali protetti che contrastano con il paesaggio circostante e fungono da cuscinetto contro le aggressioni ambientali prodotte dalla costruzione.

Il racconto audiovisivo affronta l'impossibilità di ricercare un equilibrio tra sviluppo urbano e sostenibilità ambientale poiché le pubbliche amministrazioni consentono ancora a nuovi progetti di occupare il territorio in aree sensibili dove la mancanza di risorse come l'acqua potabile o il trattamento delle acque reflue iniziano a essere un problema serio.

Potete vedere il documentario completo a questo link

3 Commenti
  1. priskis ha detto:

    Che abbia inizio la DESTRUZIONE, invece di costruire bisogna decostruire, smontare, lasciare tutto com'era. che finisca l’assurda speculazione sulle case dove nessuno abita e che servono solo come bene di scambio e rifugio.

  2. Juan Ramón ha detto:

    PER QUANDO UNA DIMOSTRAZIONE POPOLARE A JÁVEA CONTRO LA DISTRUGGIMENTO URBANO ¡¡¡¡

    • priskos ha detto:

      Hola Juan Ramón, llegan muy tarde para eso,… pero hay soluciones,,, lea lo que dice priskis arriba, …, sólo de esa forma se arreglará el destrozo que se ha cometido y que se continúa haciendo. Un puerto sin apenas pescadores, y una agricultura muerta, etc…DECONSTRUCCIÓN, Una nueva asignatura en las Facultades de Arquitectura y Urbanismo. Construir sólo cuando es necesario para habitar y vivir. Deconstruir cuando se especula y se desavanza en el bienestar… Despertarse para ir a la playa a las 8.30 de la mañana y coger sitio,,,, pero a quién se le ocurre semejante sinsentido. Jávea se convertirá en un lugar para sufrir en vez de en un lugar para disfrutar. Esa sostenibiidad que han vendido desde hace tiempo es insostenible, por mucho aro que se le meta. Desaladoras para llenar las piscinas pues sin piscina no existes.


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