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"Tiro con l'arco", lo sport minoritario che trova posto a Xàbia e nella regione

Può 06 da 2021 - 10: 01

Il tiro con l'arco è uno sport minoritario che sebbene abbia un hobby, non ha la fama, né le strutture come altri sport per la sua pratica. La mancanza di strutture adeguate, nonché il supporto per questo sport, da parte delle diverse amministrazioni, a causa del costo delle loro attrezzature e infrastrutture, fa sì che le persone interessate a voler imparare questa disciplina siano lasciate indietro in molte occasioni.

Il tiro con l'arco è uno sport egualitario, che non ha limiti di età o condizioni fisiche, poiché è praticato anche da persone con disabilità fisiche, sia per mancanza di gambe e braccia, sia da persone con disabilità visiva, disciplina sportiva, che può essere semplicemente svago, come la partecipazione a concorsi, che alcuni elevano alla categoria dell'arte, per la bellezza della sua esecuzione e dei suoi risultati.

Modalità e tecniche

Una disciplina che può essere praticata sia individualmente che in gruppo, a squadre, maschili e femminili oltre che miste (come accade con l'arco ricurvo ai Giochi Olimpici); che contempla diverse modalità e tecniche, per i diversi tipi di archi, sia in hall o padiglioni, sia in campi all'aperto, sia su superfici piane che orizzontali, a distanze fisse e conosciute come in montagna in mezzo alla natura, a sconosciute distanze; sia in pieno sole che sulla neve (esiste una modalità che si pratica e si gareggia con gli sci, soprattutto nei paesi nordici, come con la carabina dei Giochi Olimpici).

Uno sport molto simile al golf, infatti la sua tecnica di allenamento mentale è la stessa disciplina in cui opera, tra gli altri aspetti, il posizionamento posturale (si dice spesso che le persone che praticano il tiro con l'arco tendono a "crescere", grazie a questa correzione del posizionamento del corpo, nonché correzione visiva dipendente dall'occhio dominante rispetto alla sua mano più abile) respirazione, concentrazione, coordinazione motoria, controllo delle emozioni e convivenza nella sua pratica con la meteorologia (vento, umidità, pioggia, sole, alte temperature come il freddo, ecc.), per trasformare le sue possibili avversità in un alleato durante la sua pratica.

Origine del tiro con l'arco a Xàbia

A Xàbia e grazie all'iniziativa, allo sforzo e all'altruismo, ormai circa dieci anni fa, da uno studente, María José García Garrido, che apparteneva in quegli anni, al club esportiu de tir amb arc Dénia, proposto alla persona che insegna il insegnamento dell'apprendimento del tiro con l'arco in detto club a Denia, e successivamente a Pedreguer; Chiunque abbia considerato la possibilità di condividere la propria conoscenza modesta e umile dell'argomento a Xàbia.

Proposta di iniziativa, quella nel valutare le possibilità e dare la sua approvazione; María José, l'allora tecnico sportivo, Francisco Bisquert Castaño, si mise in contatto; che lo ha comunicato al suo sindaco José Chulvi e hanno accolto con grande piacere ed entusiasmo la proposta di tale iniziativa e ne è stata effettuata la presentazione e il lancio.

Questo fatto ha suscitato grande interesse per ciò che la persona incaricata di insegnare al club Dénia, successivamente svolto durante diversi giorni caldi, quell'estate, al Palazzo Municipale dello Sport Miguel Buigues Andrés, la promozione teorica e pratica, oltre a dare la possibilità di pubblicizzare e provare questo sport, cosa non facile, anche per la sua natura di minoranza. Il cui frutto risultante, cristallizzato in cui da poche persone, residenti di Xàbia, entusiasti ed entusiasti, che hanno partecipato in questi giorni, ha formalizzato la costituzione ufficiale del Club degli arcieri di Xàbia, per tutto il mese di ottobre 2011, con il consiglio e la tutela di detta persona (che fornisce tutto il materiale per il tiro con l'arco necessario al loro apprendimento) e la donazione iniziale, da parte di María José García, di un parapetto per i bersagli, in modo che potessero iniziare il loro viaggio, con le lezioni nella palestra dell'allora scuola CEIP Vicente Tena (ora CEIP Mediterrània); la successiva donazione di un altro parapetto da parte del Javea Municipio e la costruzione e la donazione di un altro parapetto più piccolo, da parte del vice presidente fondatore di uno dei membri del club José Antonio Cardona Ferrer.

Il Club, che in questi anni, ha avuto momenti di integrazione nelle sue classi di molte persone, di tutte le età e dello spettro sociale e professionale, ma a causa della mancanza di proprie strutture per implementare successivamente il suo apprendimento, ha forse causato la delusione e il conseguente abbandono della maggior parte dei suoi membri, che qualche altro studente ha dovuto recarsi in altri club della regione per continuare con il proprio hobby e potersi allenare, sia per divertimento che per svago, come per poter partecipare a concorsi, come succede sia a Denia che a Pedreguer.

Nuovi posti a Xàbia

Il club d'arquers Xàbia, sta contemplando, ancora una volta, la possibilità di riprendere la sua attività, così come quella di Denia e di Pedreguer, che non ha interrotto la sua attività, tranne nei momenti in cui tutti gli impianti sportivi erano chiusi, a seconda di il decorso di questa pandemia, subendo le stesse limitazioni d'uso e pratica, per le quali, pur non avendo smesso di ricevere richieste, sporadicamente e continuamente, interessandosi all'apprendimento di questa disciplina, per le tre popolazioni; Negli ultimi anni non si sono verificate le circostanze appropriate, in primo luogo per la mancanza di un numero sufficiente di persone per formare gruppi e, in secondo luogo, per la successiva pandemia che ha aggravato questa situazione e ha interrotto completamente la tua attività.

Nelle ultime settimane, un gruppo di persone ha mostrato interesse per l'apprendimento di questa disciplina, quindi ha iniziato il lavoro promozionale attraverso scuole e altri club sportivi per cercare di ottenere un numero sufficiente di persone per formare i gruppi, il che ha accelerato il club Xàbia per avviare il consultazioni di nuovo nel consiglio comunale di Xàbia. In ottobre ha iniziato a eseguirli, ma l'evoluzione della pandemia ha causato il suo temporaneo freno e paralisi, mentre a Dénia e Pedreguer sono già eseguiti e approvati, per formalizzare le procedure per l'uso di un impianto sportivo all'aperto, (a almeno durante la pandemia) mantenere misure precauzionali e preventive a distanza interpersonale, come misure igieniche con l'uso di gel idroalcolico e l'uso della maschera, purché non venga gettata e sempre seguendo le indicazioni delle autorità sanitarie e amministrative.

Nelle classi viene insegnata una formazione completa, che comprende l'apprendimento delle diverse tecniche, per le diverse modalità e tipi di arco, oltre a instillare lo spirito sportivo e olimpico, nonché i valori etici, che dovrebbero governare qualsiasi sport, lavorando su lo sviluppo delle virtù ed evitare di cadere nei difetti, oltre che in aspetti filosofici, sia per la loro crescita come persone, sia per il miglioramento tecnico e il raggiungimento degli obiettivi.

Registrazione

Le persone interessate ad ottenere maggiori informazioni possono contattare telefonicamente chiamando 629414048 (questo telefono serve anche Dénia e Pedreguer) o scrivere all'indirizzo e-mail: clubd.arquersxabia@gmail.com o jesarfor@telefonica.net

Man mano che perverranno le varie richieste, verrà preso appunto per formare i gruppi necessari per le classi, che cercheranno di adattarsi alle possibilità di ogni persona secondo la propria disponibilità di ore e giorni possibili, a seconda della capacità di fruizione del impianti sportivi comunali, nonché, anche a seconda della situazione e dell'evoluzione di questa pandemia.

1 Comentario
  1. Michael Faulkner ha detto:

    Mi piacerebbe davvero saperne di più se ci sono lezioni


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