La Federazione di calcio della Comunità Valenciana chiederà al governo valenciano di ripensare alla possibilità di consentire la presenza del pubblico nelle competizioni organizzate dalla FFCV, poiché in nessun caso vi è un rischio maggiore rispetto ad altre attività in cui il pubblico si è permesso.
Il provvedimento del Ministero della Salute per vietare l'accesso del pubblico agli impianti sportivi è reato comparativo con gli altri settori in cui è consentito l'accesso: ospitalità (un terzo della capienza al chiuso e il 50% sui terrazzi); congressi, convegni ed eventi in locali chiusi (50%); teatri e cinema (50%); e mercati all'aperto e centri ricreativi (50%).
Un campo da calcio e le relative tribune sono un'area esterna molto ampia (circa 10.000 mq) in cui può essere controllata a una certa capienza, rispettando tutti i protocolli sanitari.
La folla di persone sui recinti dei recinti potrebbe essere evitata facendo entrare un certo numero di persone che sarebbero state registrate, come la maggior parte dei club e dei comuni aveva fatto prima della pubblicazione del decreto.
Inoltre, il provvedimento è un evidente danno all'economia degli umili cubi, che per il loro sostentamento dipendono dalla presenza di un minimo di pubblico a differenza delle società professionistiche.