Jávea.com | Xàbia.com
Cerca

Eremo San Hermenegildo e San Martín de Jávea: posizione e storia

12 ottobre 2020 - 14: 14

L'Eremo di San Hermenegildo y San Martín è un modesto eremo a sud-est di Xàbia, nella zona di Cabo de San Martín (Tappo di Sant Martí). È importante notare che si trova su un terreno privato, sebbene sia visibile dall'esterno della strada.

Dov'è e come arrivarci

Prendere la strada Portitxol, e tra i chilometri 4 e 5, alla rotonda, girare a destra sulla cosiddetta autostrada Guardia. Nell'appezzamento che si forma nella sua prima biforcazione, all'interno di un appezzamento privato, si trova l'Eremo, in una zona paesaggistica e boschiva adiacente al recinto dell'azienda agricola, a fianco della strada. Il lotto è molto vicino all'urbanizzazione di El Tosalet, un'area densamente popolata piena di case unifamiliari.

Storia

La tradizione vuole che in questa zona si trovasse l'antico Monastero di San Martín, teatro alla fine del VI secolo della persecuzione da parte del re gotico Leovigildo di suo figlio Hermenegildo, divenuto cattolico. Le truppe del re presero d'assalto il monastero ei monaci si nascosero su un'isola vicina (che potrebbe essere quella di Portitxol). Questa teoria è supportata anche dalla toponomastica (il nome dei luoghi), poiché anche il Capo di San Martín è molto vicino, con lo stesso nome del monastero. E il fatto che l'eremo, come lo conosciamo ora, sia dedicato a San Hermenegildo. Queste possono essere indicazioni che la storia è vera, ma la verità è che non ci sono prove archeologiche dell'esistenza di un monastero sul sito dell'eremo.

L'eremo in quanto tale, dedicato a San Hermenegildo e San Martín, fu costruito nel 1773. In origine era pubblico, ma in seguito passò in mani private (apparteneva ai fondatori dell'urbanizzazione di El Tosalet), ed è rimasto tale fino ad oggi. Il suo stato di conservazione, visto dall'esterno, è buono.

architettura

Si tratta di un edificio molto semplice a pianta rettangolare con pareti in muratura bianca e tetto in tegole bifacciale poco profondo. A capo c'è una piccola unità, forse la sacrestia. Su quel timpano (parte superiore di una facciata di forma triangolare) si trova il campanile che ospitava la campana, fusa nel 1953. Ma questa campana è stata rubata e resta solo il giogo di legno. La porta è rivestita di conci di pietra grezza, e in cima alla facciata è presente una piccola croce.

Lascia un commento

    28.803
    9.411
    1.020