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Il consiglio comunale di Xàbia chiederà "responsabilità" a causa del ritardo di nuove analisi sulla spiaggia dell'Arenal

27 Luglio 2022 - 17: 30

La spiaggia dell'Arenal rimarrà chiusa almeno fino a domani, giovedì 28 luglio, quando la Direzione Generale dell'Acqua fornirà i risultati delle analisi effettuate nell'ambito del programma ufficiale di controllo della qualità delle acque di balneazione.

Alcune analisi di conferma a cui il Consiglio Comunale si è fidato erano state effettuate ieri, subito dopo la rilevazione dello sversamento (come si legge nella comunicazione della Direzione Generale) ma che fino a questa mattina non sono state effettuate.

Operatore che preleva campioni d'acqua sulla spiaggia di Arenal

Questo tipo di esame microbiologico richiede 24 ore per fornire i risultati, quindi poiché i campioni non sono stati prelevati fino ad oggi, mercoledì, non sarà fino a domani quando verrà certificato se la qualità dell'acqua è idonea alla balneazione e consente la riapertura della spiaggia .

Un "ritardo intollerabile e per il quale saranno richieste responsabilità", hanno lamentato sia il sindaco, José Chulvi, che l'assessore alle spiagge, Toni Miragall, e che hanno definito "insensibili" la realtà di un comune turistico come Xàbia, da non trattandolo con l'urgenza che un'incidenza di questo pescaggio comporta in piena stagione balneare e che colpisce la spiaggia più turistica e familiare della popolazione.

Spiaggia di Arenal a Xàbia (file)

I funzionari comunali sono stati in contatto tutta la mattina con questo dipartimento, dipendente dal Ministero dell'Agricoltura e della Transizione Ecologica, e con l'EPSAR (Public Wastewater Sanitation Company) -che in questi giorni sta lavorando alla riparazione dello scarico del sottomarino in questa spiaggia- poiché aveva effettuato due analisi dopo il rilevamento dello sversamento.

È una prova in otto punti dell'Arenal (cinque sulla spiaggia e 3 nel Canal de la Fontana). In entrambi i campioni (presi lunedì 25 alle ore 12 e martedì 26 in contemporanea) i parametri sono tornati ad essere del tutto normali. Nulla a che vedere con i verbali presi dall'altro laboratorio lunedì 25 alle 7 del mattino, che rifletteuano contaminazioni di origine fecale, e che hanno determinato la chiusura della spiaggia.

Nonostante si tratti di due enti dipendenti dallo stesso Ministero e che entrambe le analisi siano state effettuate da laboratori con certificazione ufficiale, la Direzione Generale non ha accettato di unificare i criteri e ha infine scelto di attendere le proprie relazioni per dare istruzioni di quello da cui dipende il Comune per riaprire l'Arenal.

Per tutta la giornata, il Dipartimento delle spiagge ha mantenuto misure preventive e informative per prevenire la balneazione. Il posto di sorveglianza di Arenal è stato aperto un'ora prima del solito e per tutta la giornata sono stati lanciati messaggi sul sistema di amplificazione pubblica in diverse lingue per avvertire della situazione.

Per quanto riguarda l'origine della contaminazione, dall'EPSAR insistono sul fatto che non è collegata al cedimento dello sbocco sottomarino. Questo canale attraverso il quale da decenni vengono scaricate in mare aperto acque depurate (la cui gestione e manutenzione è di competenza di questa società pubblica dipendente dal Ministero dell'Agricoltura e della Transizione Ecologica), ha subito alla fine di aprile un guasto ad Arenal, che è stato riparato a giugno.

Successivamente è stata rilevata un'ostruzione di alghe e sabbia in un tratto adiacente alla foce, per questo si è deciso di sostituire completamente 250 metri di tubazioni per evitare nuovi problemi.

Da venerdì scorso è in corso di posa la nuova posa. In tutti questi mesi sono state effettuate continue analisi delle acque dell'Arenal e tutte hanno dato risultati positivi, compatibili con la balneazione.

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