La Galleria d'arte Isabel Bilbao inaugura la mostra collettiva 'Mediterranean Vector'. Una proposta artistica che riunisce tredici creatori contemporanei provenienti da Spagna, Italia e Turchia. Sotto la direzione curatoriale di Joan Bernat Pineda, dottore in Belle Arti e figura di spicco del cinema di danza, questa mostra offre un viaggio visivo che attraversa il Mediterraneo come spazio condiviso di patrimonio culturale, tendenze estetiche e diversità di linguaggi artistici.
Un vettore di culture e soggetti
Il concetto di "vettore", carico di connotazioni sia scientifiche che simboliche, funge qui da filo conduttore per stabilire connessioni tra opere che, attraverso la loro diversità formale e concettuale, tracciano traiettorie parallele attraverso il Mediterraneo. La mostra diventa così una mappa di influenze che si intersecano, traiettorie condivise e un'eredità visiva comune che si manifesta in una sorprendente varietà di tecniche e materiali.
Tra gli artisti partecipanti figurano nomi come Vicente Balaguer 'Vitamina' (E), con la sua pittura vibrante e i suoi collage tessili; i pezzi in gres degli artisti turchi Pınar Güzelgün Hangün e Dicle Öney; le ceramiche smaltate metallizzate di Carmen Martínez Samper (E) e Yasemin Tanrıverdi (TK); o le sculture in metallo di Manuel Adsuara (E). Degne di nota sono anche le esplorazioni materiche di Eva Fernández e Diego Martínez (E), la natura morta in marmo di Carrara dell'italiano Moris Bosa e gli originali découpage in pelle e pittura di Cristian Lanfranchi (IT).
La sezione audiovisiva è rappresentata da opere video di tre artisti turchi: Kevser Akçil, Şive Neşe Baydar e Özlem Oğuzhan, le cui proposte aggiungono dinamismo, riflessione e una dimensione performativa all'insieme.
La mostra "Mediterranean Vector" invita i visitatori a un dialogo aperto con forme, colori, texture e immagini in movimento, offrendo un'esperienza sensoriale e intellettuale che trascende i confini. La mostra sarà aperta al pubblico presso la Galleria Isabel Bilbao a partire da venerdì 2 maggio.
La mostra promette di diventare un punto di riferimento nel panorama artistico contemporaneo della regione, non solo per la sua qualità estetica, ma anche per la sua capacità di costruire ponti tra culture, generazioni e sensibilità.